Ascoli Satriano, piccola e scalpitante

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Si affaccia sui Monti Dauni, collinare e pendente, ricoperta di vegetazione quasi boschiva e scalinate che ornano questa città nella loro unicità e particolarità: Ascoli Satriano non ha bisogno di altri dettagli descrittivi. Nonostante le varie difficoltà di natura amministrativa, la Audace Ascoli Satriano non ha abbandonato la piazza e la risposta non si è fatta attendere. Tuttavia, colleziona una buona posizione nell’attuale Terza Categoria ed è doveroso parlare anche di questa splendida realtà subappenina.

Sorridente e spontaneo, così è apparso il giovane esterno sinistro Pasquale Ditrani: “Siamo ripartiti e già questo può bastare per esserne orgoglioso, è tutto merito della società e non è da sottovalutare l’importanza che ha assunto attualmente il settore giovanile. Il sostegno non è mai mancato, gli spalti sono sempre pieni di ascolani e la mia famiglia mi segue sempre, soprattutto mia madre. Ho ritrovato tanti miei ex compagni, come il centrocampista Gabriel Scialappa ed il portiere Lorenzo Capuano, mi piace ricordare i momenti passati in giro per le strade con un pallone fra i piedi ed i sorrisi sul volto, ora giochiamo in un campo vero e siamo ancora insieme, ritengo conti questo più di ogni altra cosa. Mister Montemorra ha vissuto il calcio sulla propria pelle, ha militato anche con la maglia del Foggia, sicuramente ha molto da dire e sono sempre disponibile ad ascoltare i suoi consigli. Giocavo qui anche quando era gestita da un’altra società, ho indossato spesso la numero 4 e mi rimarrà impresso nella mente, ormai è un ricordo di questi anni. Mi rende un po’ triste la violenza sugli spalti, seppur verbale, io ritengo che il divertimento venga prima di ogni altra vittoria, anzi, forse riuscire a divertirsi è già una forma di soddisfazione e nell’assumere atteggiamenti razzisti non si è mai giustificati, dovrebbe essere un concetto chiaro soprattutto per i più piccoli. Ho forti ambizioni, però per ora mi godo la gloria locale (ride, ndr)”

Il portiere Lorenzo Capuano, invece, si presenta più schivo e diffidente, però concede una piacevole e breve intervista alla testata sottoscritta: “Per me è stata anche una ripresa personale, per un po’ di tempo ho dovuto lasciare ed è stata una scelta sofferta poiché io vivo per giocare a calcio. Qui sono tranquillo ed è anche comodo per me, abito vicinissimo al campo (ride, ndr). Parametri di crescita? Credo che i rapporti umani siano fondamentali, il fatto che ci conosciamo tutti non implica che ci sia lo stesso rapporto ed anche la confidenza che intercorre è differente. Parlando dell’andazzo, sono soddisfatto di come stiano andando le cose, ci sono però alcune gare in cui non ricevo neanche un tiro in porta e mi annoio (sorride di nuovo, ndr). Ad un ragazzino ascolano consiglierei di guardarsi intorno, l’ambizione è fondamentale e non bisogna abbattersi dinnanzi agli ostacoli, i sacrifici ripagano sempre e non sono evitabili. Parallelamente allo sport, sto per conseguire la triennale in scienze motorie poiché in futuro non voglio abbandonare quest’ambito”.